Letture 2017 | |
Credenza e ragione scettica |
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È opinione comune che Johann Georg Hamann (1730- 1788) rappresenti nella filosofia tedesca un turning point che determina una svolta antirazionalista di grandi conseguenze. Lo sforzo principale di questo libro sta nel mostrare come tale svolta non consista in una difesa dell’irrazionalismo tout court, giacché essa implica una critica interna alla ragione che condurrà, in anticipo rispetto a Kant, all’idea che le aporie teoretiche possano essere risolte solo dalla credenza o fede. Leggendo Hume, Hamann avrebbe proposto già fin dagli anni ‘50 del Settecento un’interpretazione della disposizione scettica che sfugge del tutto ai luoghi comuni, non solo perché essa avrebbe reso possibile uno scardinamento del razionalismo dogmatico, ma anche perché avrebbe incluso quel tipo di attitudine autoriflessiva che sarebbe diventato il marchio del procedimento critico: la ragione, se ben compresa, non è un deposito di verità a priori che possano essere presentate more geometrico, ma un esercizio reiterato di autocritica dei propri limiti.
Mario Spezzapria si è laureato in filosofia presso l’Università di Padova. E dottorando presso l’Università di Sào Paulo e l’Università Paris I Panthéon-Sorbonne. Si occupa di storia della filosofia tedesca del XVII secolo, in particolare degli sviluppi della metafisica in estetica, antropologia e psicologia empirica.
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